C'è una diffusa e valida teoria che sostiene che le origini della lingua thailandese trovino fondamento in Cina. Nell'area dell'attuale Yunnan - lungo le rive del Fiume Giallo – si è segnalata la presenza del primo oratore della lingua thai; in questa stessa zona anche nel VII secolo è sorto il primo regno del popolo thailandese. Questo insediamento è esistito fino al XII secolo, tempo in cui Kublai Khan invase la zona e colonizzò le popolazioni che vi risiedevano. Dal momento che il loro regno era stato distrutto, le tribù thailandesi si spostarono verso sud e si stabilirono nel territorio dell'attuale Thailandia.
Da quel momento, questo popolo iniziò a parlare una nuova lingua: il thailandese. Oggi ci sono circa 60 milioni di nativi che parlano thai. In Thailandia, il thailandese è la lingua ufficiale. Ma anche al di fuori della Thailandia si registrano svariate presenze: Birmania, Cina, Laos e Vietnam.
Sapevate che una donna quando incontra qualcuno saluta con l'espressione "Sawaddee ka"? Mentre un uomo saluta dicendo "Sawaddee krap".
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Nella lingua thailandese bisogna distinguere se chi parla è un uomo o una donna. Nei nostri corsi potrete imparare entrambe queste forme! Per quanto riguarda la grammatica, vi possiamo dire che i verbi non hanno coniugazione e la loro forma rimane invariata se riferiti al futuro o al passato: per distinguere i tempi si usano infatti delle particelle temporali; nomi e aggettivi non hanno né genere né forme singolari o plurali e gli articoli non esistono. La lingua thai è stata influenzata nel tempo da altri ceppi linguistici come il Pali e in Sanscrito Indiano, il Malese, l'inglese e il cinese: data la forte influenza di quest'ultima, questa lingua consiste fondamentalmente di parole monosillabiche e la successiva apparizione di parole polisillabiche all'interno del vocabolario thai è da attribuire al Sanscrito e al Pali. La lingua thailandese attuale quindi è il risultato di secoli e secoli di sviluppo e maturazione.
L'alfabeto thai è composto da 20 consonanti e 16 vocali. Le consonanti sono scritte in forma orizzontale da sinistra a destra, mentre le vocali vengono poste sopra, sotto o intorno alle consonanti. Questo alfabeto non vede la distinzione tra lettere maiuscole e minuscole e non si utilizzano gli spazi tra le parole, ma questi ultimi si usano solo alla fine di una frase. Potrete trovare ulteriori e dettagliate informazioni sull'alfabeto thailandese nel nostro articolo ad esso dedicato.
La famiglia delle lingue Thai-Kadai unisce circa 70 lingue e si sviluppa nella regione cinese compresa tra Laos, Vietnam e Thailandia, fino all'India. Il thailandese fa parte del sottogruppo più grande di questa famiglia, il gruppo chiamato Kam-Tai. La lingua è parlata in tutto il paese, ad eccezione di alcune zone che lasciano spazio al dialetto.
La lingua thailandese è tonale, ciò significa che può assumere significati molto diversi a seconda del tono con cui le parole vengono pronunciate. Se decidete di imparare il thailandese è necessario distinguere e imparare a pronunciare cinque toni: alto, medio, basso, ascendente e discendente. Imparare questi suoni con i nostri corsi non sarà però un problema: tutte le frasi e le parole sono infatti state registrate da madrelingua thailandesi. Nello studio di questa lingua infatti questa è senza dubbio la difficoltà principale!
La lingua thailandese standard è senza dubbio quella parlata nella capitale Bangkok e nei suoi dintorni, oltre alla zona centrale dello Stato. A fianco alla lingua ufficiale ci sono tre principali dialetti, che differiscono in maniera più o meno forte. Come in molti altri Stati, i dialetti si differenziano tra il Nord e il Sud del Paese in maniera molto più marcata. Nel nord-est della Thailandia si registra il dialetto che più si differenzia dalla lingua standard parlata nella capitale.