I temi dell'origine e della classificazione della lingua giapponese rappresentano delle questioni piuttosto controverse fra i linguisti. É infatti difficile trovare una diretta correlazione tra il giapponese e le altre lingue del mondo; in parte questo è dovuto al fatto che è stato possibile rinvenire solo giovani testimonianze scritte in questo idioma: i testi più antichi giapponesi infatti, risalgono all'VIII secolo d.C.
Quello che però si può affermare è che ci sono delle similitudini tra il giapponese, il coreano e le lingue altaiche (turche, mongoliche, tunguse). Le strutture linguistica e grammaticale del giapponese sono per la maggior parte identiche al coreano ma dal punto di vista del vocabolario invece ci sono similitudini con alcune parole cinesi non del tutto comuni: queste informazioni indicano quanto difficile sia fare un'esatta classificazione della lingua giapponese. L'unica relazione dimostrata che abbiamo con un altro idioma è quella legata alle lingue che si parlano nelle isole Ryukyu: vengono addirittura classificate dai linguisti come dialetti giapponesi.
Una caratteristica speciale dei giapponesi è che ci sono quasi esclusivamente madrelingua e si possono contare pochissime persone che lo parlano come seconda lingua; pertanto, anche se il giapponese non è considerato come una lingua mondiale, si trova tuttavia al nono posto tra gli idiomi più parlati al momento, con 127.700.000 persone che usano questa lingua tutti i giorni. I più grandi gruppi di giapponesi stranieri si trovano negli Stati Uniti e in Sud America, principalmente in Brasile.
Lo sviluppo del giapponese si può dividere in cinque principali stadi evolutivi:
Il moderno sistema di scrittura giapponese è uno dei più complicati al mondo! Cerchiamo ora di capirne meglio la struttura. É caratterizzato dai caratteri Kanji che derivano dal sistema di scrittura cinese: questi caratteri spesso formano il tronco di una parola giapponese; ci sono poi i caratteri kana che consistono nei caratteri sillabici hiragana e katakana: i caratteri hiragana sono spesso utilizzati per rappresentare funzioni grammaticali, mentre quelli katakana sono utilizzati principalmente per le parole straniere. L'alfabeto latino, conosciuto in Giappone come romaji viene utilizzato solo per la trascrizione della lingua.
Desideriamo fornirvi il collegamento a qualche interessante pagina web che vi possa aiutare ad approfondire le vostre conoscenze sulla lingua giapponese:
Ecco dove potete trovarlo: buon divertimento con lo studio del giapponese!